Cibo e mente..

Parla per il centro polimedico Kuramed: la Dott.ssa Monica Ottarda

Il cibo è per te un’ossessione? È un momento di estremo godimento, ma anche una frustrazione perché sei eternamente combattuto tra la golosità e la preoccupazione di ingrassare? Per te la scelta di tutti i giorni è tra l’essere felice o l’essere magro? Ti svegli la notte e mangi dolci o qualsiasi cosa ci sia a portata di mano? Sei perennemente a dieta eppure niente cambia? Hai delle intolleranze alimentari e per te è estremamente penoso attenerti alle prescrizioni dietetiche? Allora questo articolo fa al caso tuo.

Questi sono tutti segnali che hai bisogno di ritrovare quella naturale e istintiva capacità di autoregolarsi che hanno tutti gli organismi viventi. Il nostro corpo infatti è saggio e sa di cosa ha bisogno, ma talvolta la mente non è abbastanza attenta ad ascoltare i messaggi, così fa “di testa sua” e spesso si lascia influenzare da segnali che vengono dall’esterno piuttosto che dall’interno.

MIDFUL EATING significa letteralmente alimentazione consapevole è un  viaggio del cambiamento alimentare orientato al COME mangiamo piuttosto che al COSA mangiamo. Sembra strano ma la maggior parte delle volete non siamo consapevoli di quello che mangiamo e spesso non riusciamo a capire se la strana sensazione che abbiamo allo stomaco sia fame, sete, stanchezza, nervosismo o altro.

Mangiare è prima di tutto un atto del corpo, il cibo è il nostro nutrimento e la fonte di energia. La mente arriva dopo, ma purtroppo spesso è del tutto assente oppure in opposizione al corpo. È assente quando mangiamo di corsa, davanti al computer, alla tv, pensando ad altro o addirittura camminando per strada. È in opposizione al corpo quando mangiamo anche se lo stomaco dice che è pieno, sentendo poi una sgradevole sensazione di pesantezza, o peggio provando colpa e vergogna. In ognuna delle due situazioni finiremo per mangiare molto più di quanto abbiamo bisogno.

Il cibo può tornare ad essere un piacere, anche i cibi più semplici, persino l’acqua. Dobbiamo superare l’idea del cibo come privazione, sacrificio in opposizione alle grandi abbuffate goderecce senza freno. Questa dicotomia ci porta sofferenza, mentre il corpo è in grado di decidere cosa mangiare, quanto e quando, godendo di quello che la bocca assapora e capendo quale è la sensazione di piacevole sazietà.

Un buon cibo è come una festa per la bocca, ma:

“Se vogliamo essere soddisfatti mentre mangiamo, la mente deve essere consapevole di cosa succede nella bocca. In altre parole, se vogliamo avere una festa in bocca dobbiamo invitare anche la mente”

Jan Chozen Bays

Dott.ssa Monica Ottarda Psicoterapeuta

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Mi sono laureata nel 2006 a Padova, con una laurea quinquennale in Psicologia Clinica e di Comunità. Ho proseguito la mia formazione a Napoli, presso la scuola di psicoterapia IGAT, che segue un approccio integrato tra Gestalt e Analisi Transazionale, dove mi sono diplomata come psicoterapeuta nel 2013. Da allora ho approfondito il mio approccio specializzandomi nel trattamento dei disturbi derivanti da esperienze di vita sfavorevoli che possono lasciare traccia su molti livelli:

  • della mente: insonnia, depressione, ansia
  • del corpo: tensioni muscolari, rigidità, dolori cronici, disturbi gastrici, dermatiti, ec
  • del comportamento: disordini alimentari (bulimia, binge eating, anoressia, obesità, ec)
  • dei sentimenti: dipendenze affettive, anaffettività, altro

In tali casi, accanto alla psicoterapia convenzionale, sono due i metodi che sono risultati maggiormente efficaci: il metodo EMDR, adatto in caso di ricordi traumatici gravi (violenze, lutti, malattie, abusi) ed il metodo della mindfulness più indicato per un setting di gruppo dove lavorare su obiettivi comportamentali e sulla gestione dell’ansia.

Seguo inoltre l’approccio della Gestalt Transpersonale di Claudio Naranjo, che si appoggia alla caretteriologia degli enneatipi e alle pratiche meditative di derivazione zen, come la meditazione Vipassana.

 

Il Nostro programma

Veniamo a noi, attraverso un programma di 8 incontri imparerai a:

  • rapportarti con il cibo in modo gioioso, niente più privazione ma scelta consapevole
  • riconoscere i segnali del corpo: quale è la fame e quando la mia pancia mi chiede altro?
  • abbandonare il giudizio negativo su di te e sul tuo rapporto con il cibo (niente più senso di colpa!)
  • scoprire di cosa sei veramente affamato
  • mangiare meno quando sei sazio
  • avere un rapporto amorevole con te stesso e con il tuo corpo, abbandonando la spiacevole sensazione di vergogna

riconoscere i cibi che ti fanno bene e provare il piacere di gustarli

Le tecniche utilizzate sono comprovate scientificamente e si basano su pratiche di mindfulness, ossia una meditazione di derivazione zen che agisce direttamente stimolando la corteccia prefrontale del cervello, aumentando la capacità della mente di analizzare la realtà, gestire le emozioni anche quelle negative, prendere decisioni.

Nella pratica meditativa in gruppo si alterneranno momenti da seduti a momenti di movimento dinamico per facilitare la presa di consapevolezza compassionevole e senza giudizio del nostro corpo. L’utilizzo di alcuni brani musicali che scoprirai durante le sessioni faciliterà il rilassamento della mente. Saranno di volta in volta consigliati dei cibi target che verranno consumati con “alimentazione consapevole” e potrai scoprire sapori che non avevi ancora mai sperimentato. Verr mianno inoltre distribuiti degli audio con una pratica da condurre nel quotidiano, perché quello che imparerai in gruppo potrai rifarlo tu steso a casa.

Ti aspettiamo ai nostri incontri di presentazione, seguici sulla pagina facebook e sul nostro sito